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La sorella del pluricampione del mondo racconta la storia del fratello fatta di sacrifici e dedizione. E di amore per la sua Sicilia

GUARDA all’interno la video intervista realizzata da Enzo Laprovitera e dai Minori ospiti della Comunità Alloggio "La Farfalla"

PATTI. Su una cosa non si discute. «I nove titoli mondiali conquistati da mio fratello Tony sono il frutto di lavoro su lavoro».

Nuccia, sorella del pluricampione di motocross è una cosa che precisa subito e più volte. Nello splendido scenario che offre Tindari, proprio davanti il Santuario, Nuccia ai nostri microfoni ha raccontato la storia del fratello che, al momento dell’intervista, aveva da poco abbandonato il mondo delle moto. Una storia quella di Tony, fatta di sacrifici e dedizione, cominciata quando gli è stato assegnato causalmente il 222.

«Un numero – dice -che hanno sempre portato fortuna a mio fratello, per questo motivo non ha mai voluto cambiarlo». Tony comincia a gareggiare all’età di quattro anni allenandosi nella pista fatta a casa appositamente per lui dal padre.

«Mio fratello –continua – ha sempre avuto il supporto dei miei genitori. Della perseveranza di mio padre e della forza di mia mamma che è sempre stata una donna di ferro»

Nuccia e l’altra sorella Mara hanno da sempre supportato il fratello Tony. Lasciando traccia del suo lavoro anche qui. In Sicilia. A Patti, cittadina tirrenica dove è nato.

Per far conoscere e soprattutto praticare il motocross, infatti, la famiglia Cairoli gestisce da anni una pista che è una delle più frequentate di quelle isolane.

«Tony in Sicilia – raccontano – torna tutte le volte che può. Anche se da anni vive in giro per il mondo non ha mai messo da parte l’amore per la sua terra».

Tony Cairoli pur avendo annunciato il suo ritiro dalle competizioni internazionali non ha mai nascosto che avrebbe voluto fare qualche altra gara. Soddisfazione che si è tolto Negli ultimi mesi, infatti, è stato protagonista di numerose gare nazionali e internazionali.



Video intervista e Galleria Fotografica a cura di ENZO LAPROVITERA e dai Minori ospiti della Comunità Alloggio "La Farfalla"

 



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