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Gli istruttori dell’Associazione Pama Archery di Milazzo svelano i segreti di una disciplina che nella città del Capo diventa sempre più ricercata. Tra lunghe ore di allenamento e successi internazionali

GUARDA all’interno la video intervista realizzata da Paolo Cazzola e Emiliano Favazzo

E’ considerato uno sport minore, ma di minore non ha veramente nulla. Basta assistere ad un allenamento per capire quanta fatica ci vuole per arrivare a un livello di preparazione eccellente. Il tiro con l’arco è uno sport fatto di equilibrio e concentrazione. E di tanta passione. Tutta quella che hanno gli istruttori, cinque in tutto, della Asd Pama Archery di Milazzo. Associazione nata nel 2005 e che, ormai da anni, è punto di riferimento di molte famiglie milazzesi. «Il nostro – dice Mike Palumbo, istruttore e campione di livello internazionale – è uno sport che non ha età. Si comincia a nove anni. Ma si può “giocare” anche fino a cento. Qui da noi vengono persone di ogni età».

Uno dei giocatori più conosciuti di Milazzo racconta la storia della sua carriera calcistica. Fatta di talento ed emozioni

All’interno la video intervista realizzata da Tart

MILAZZO. Quando a Milazzo si parla di atleti che hanno scritto la storia del calcio, il primo nome che viene subito fuori è quello di Giuseppe Orioles. Lui, cresciuto calcisticamente con un sogno nel cassetto. Quello di essere un giorno protagonista importante della squadra della sua città. Obiettivo che ha raggiunto nel 2011, quando il Milazzo Calcio è sbarcato, grazie anche al suo talento, in Lega Pro (ex Serie C). «Per me – confessa – è stato come raggiungere la mia serie A proprio a Milazzo». Un’emozione che Giuseppe non ha mai dimenticato e che non nasconde neanche adesso che nel campo di calcio del Ciantro racconta la storia della sua carriera.

Il mister amaranto parla della sua esperienza con il tecnico del Napoli utile per la sua formazione. E ai giovani calciatori dice: «Non vi dovete mai abbattere. Il lavoro fatto restituisce sempre qualcosa».

ALL'INTERNO LA VIDEO INTERVISTA realizzata da Angelo Pellegrino e Palum

MILAZZO. Ai microfoni di ComuniCare arriva Roberto Cevoli, allenatore della Reggina Calcio. Mentre alle sue spalle i giocatori amaranto sfidano allo stadio di Milazzo le due squadre mamertine durante il Memorial Marco Salmeri, lui risponde alla nostre domande. Parla del mondo del calcio, della differenza tra i tifosi del Nord e quelli sempre tanto calorosi del Sud e della sua stagione calcistica con la Reggina. Senza dimenticare di dare qualche consiglio ai suoi ragazzi e a tutti i giovani. «Dovete – dice – dare sempre il meglio di voi senza mai abbattervi. Il lavoro fatto restituisce sempre qualcosa».

Il giovane ventiquattrenne ha vinto il suo primo combattimento da professionista. La prima volta che un milazzese conquista questo traguardo

ALL'INTERNO LA VIDEOINTERVISTA

Si chiama Francesco Formica, ha 24 anni, ed è un lottatore di Mma. Uno sport che porta sul ring le “Arti marziali miste”. Francesco nel mese di marzo ha vinto il suo primo combattimento da professionista. Ha trionfato all’evento nazionale “Resolution Fighting Championship 2”. Un traguardo conquistato per la prima volta da un milazzese. Nessuno in città, prima di lui, era riuscito ad arrivare a questi livelli.



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