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Il medico milazzese, primario del Laboratorio di Analisi dell’ospedale Papardo di Messina, lancia l’allarme. Siamo stati un popolo di coraggiosi ma la pandemia avanza senza tregua.

GUARDA LA VIDEO INTERVISTA ALL'INTERNO, realizzata Emiliano Favazzo

MILAZZO. «Niente baci e abbracci». E’ categorico Peppe Falliti. «Non è assolutamente ancora il momento di abbassare il livello di attenzione. Mette subito le mani avanti il primario del Laboratorio di Analisi dell’ospedale Papardo di Messina. «Noi siciliani – dice – siamo sempre molto affettuosi ma gesti come baci e abbracci vanno assolutamente evitati. Così come chi decide di andare in vacanza non può ancora comportarsi come in una situazione di normalità».

«Siamo al colpo di coda della pandemia - precisa il primario di uno degli ospedali più grandi di Messina – ma non possiamo pensare ancora di essere fuori pericolo. La variante Delta preoccupa enormemente»

Il medico milazzese durante una lunga intervista ha spiegato in maniera molto dettagliata come avanza il contagio del virus e come la Sicilia non sia ancora a buon punto con le vaccinazioni.

L’artista milazzese parla della storia della sua carriera, fatta di passione e determinazione.

Le sue opere negli ultimi anni hanno fatto il giro del mondo. E sempre a scopo benefico

GUARDA LA VIDEO INTERVISTA ALL'INTERNO, realizzata da Paolo Cazzola e Emiliano Favazzo

MILAZZO. Salvo Currò è una di quelle persone che ti entra subito nel cuore. La sua arte, il suo garbo, il suo amore per la Sicilia, la passione per il suo lavoro sono cose che rendono la sua arte unica e affascinante.

Noi della redazione di ComuniCare, con lui abbiamo passato una bellissima mattinata di inizio ottobre. Una mezza giornata fatta di lavoro ma anche di divertimento. Ci ha accolti nella sala espositiva del Museo del Mare, all’interno del Castello di Milazzo. Un posto suggestivo dove lui spesso organizza laboratori artistici per bambini e ragazzi. Ed è quello che ha fatto anche per noi. Prima ci ha parlato, grazie al supporto di alcuni filmati, delle sue iniziative. Dei suoi grandi pesci dagli occhi grandi e felici. Dei suoi paladini e di tutte le iniziative benefiche che, partite da Milazzo, hanno fatto il giro del mondo.

Il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp 5 di Messina parla del laboratorio di giornalismo avviato all’interno delle Comunità gestite dalla Cooperativa “In Cammino”. Un progetto che regala forza e determinazione

ALL'INTERNO LA VIDEO INTERVISTA

«Questa è la prova di come la fragilità può trasformarsi in forza. Progetti come questo regalano a persone notoriamente deboli una grande energia. Si sentono al centro dell’attenzione e non più emarginati. Per loro una bella sensazione». Questo è un concetto che Antonino Ciraolo, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Messina dell’Asp 5 di Messina, aveva già espresso in passato e che adesso ritorna a ribadire con forza a margine di questa intervista concessa per parlare del laboratorio di giornalismo avviato di recente all’interno delle Comunità per disabili psichici gestite dalla Cooperativa Sociale Onlus “In Cammino”.

Nel laboratorio di Melinda grani antichi e materie prime poco raffinate riportano indietro nel tempo. E i vecchi sapori prendono forma anche nei dolci pasquali. A cominciare dalle "Cuddure cull’ova”

ALL'INTERNO LA VIDEOINTERVISTA

Entrare nel laboratorio di Melinda all’interno della Comunità Alloggio “La Ginestra”, nel centro storico di Barcellona Pozzo di Gotto, è come ritornare indietro nel tempo. Basta poco per capire che si respira aria di vecchie tradizioni. Soprattutto adesso che gli ospiti delle strutture della Cooperativa In Cammino sono stati impegnati nella preparazione dei dolci pasquali tipici della nostra Sicilia. Tantissime “Cuddure cull’ova” che prendono le forme di colombe, coniglietti e cestini. E poi dalle loro mani è venuta fuori anche la pasta fresca e i biscotti. Tutti preparati con vecchi metodi e utilizzando grani antichi come tumminia, russello, perciasacchi e materie prime poco raffinate. Primo fra tutti lo zucchero. E da quest’anno anche l’olio di oliva prodotto direttamente dai minori e dai disabili psichici gestiti dalla “In Cammino”.

I disabili psichici e i minori protagonisti assoluti della festa organizzata dalla "In Cammino"

PATTI. Per un giorno è stato come vivere in una favola. Come ogni anno la “In Cammino” Società Cooperativa Sociale Onlus ha organizzato una festa in maschera per i disabili psichici e i minori che vivono nelle sue strutture. Una serata che aveva come tema le fiabe. «Non è stata una scelta casuale – spiega Antonella Cappadona, una delle curatrici dell’iniziativa – con le favole si ritorna bambini e il nostro intento è stato quello di proiettare tutti in una dimensione un po’ fantastica».



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