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Nel laboratorio di Melinda grani antichi e materie prime poco raffinate riportano indietro nel tempo. E i vecchi sapori prendono forma anche nei dolci pasquali. A cominciare dalle "Cuddure cull’ova”

ALL'INTERNO LA VIDEOINTERVISTA

Entrare nel laboratorio di Melinda all’interno della Comunità Alloggio “La Ginestra”, nel centro storico di Barcellona Pozzo di Gotto, è come ritornare indietro nel tempo. Basta poco per capire che si respira aria di vecchie tradizioni. Soprattutto adesso che gli ospiti delle strutture della Cooperativa In Cammino sono stati impegnati nella preparazione dei dolci pasquali tipici della nostra Sicilia. Tantissime “Cuddure cull’ova” che prendono le forme di colombe, coniglietti e cestini. E poi dalle loro mani è venuta fuori anche la pasta fresca e i biscotti. Tutti preparati con vecchi metodi e utilizzando grani antichi come tumminia, russello, perciasacchi e materie prime poco raffinate. Primo fra tutti lo zucchero. E da quest’anno anche l’olio di oliva prodotto direttamente dai minori e dai disabili psichici gestiti dalla “In Cammino”.

 

«Questo laboratorio – racconta Melinda – è nato quasi per gioco e solo per mettere in atto un progetto di educazione alimentare. In realtà spontaneamente è diventato punto di riferimento per tutte le nostre comunità. Per loro produciamo pasta e dolci». Ogni settimana con il supporto dei minori delle due comunità di Milazzo e Piraino e di qualche disabile si preparano dai sedici ai diciotto chili di prodotti. «Per i ragazzi – continua Melinda è diventato un appuntamento fisso a cui non vogliono proprio rinunciare». Melinda mentre parla non si ferma un attimo. C’è da controllare il forno, l’impastatrice e i ragazzi che spianano la pasta. «Non vi nascondo – confessa – che stiamo addirittura pensando di chiedere le autorizzazioni per commercializzare i nostri prodotti».



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