Questo sito utilizza i cookie. Utilizziamo i cookie per permettere una migliore esperienza di navigazione. Cliccando ok, continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie.



Maria Grazia Cucinotta al microfono dei minori della Comunità “Il Delfino”, struttura gestita dalla cooperativa “In cammino”, racconta gli episodi più belli della sua carriera. Ma anche della sua vita

GUARDA LA VIDEO INTERVISTA ALL'INTERNO, realizzata dal Cas

TAORMINA. Da Massimo Troisi alla sua prima volta al Festival di Venezia. E’ incentrata sui ricordi più belli questa seconda intervista fatta a Maria Grazia Cucinotta. Parla con un pizzico di commozione dei giorni in cui ha girato a Salina il “Postino”, del set, delle scene, del ritorno la sera in albergo. «Tutti momenti indimenticabili – ricorda – come il Festival di Venezia. Quando sono arrivata nessuno mi conosceva. Sono ritornata a casa che ero già “La Cucinotta”, la mia interpretazione era piaciuta e il film era amatissimo». Ma l’attrice messinese nelle sue risposte non dimentica di ringraziare tutti gli attori nazionali e internazionali con cui ha lavorato. Da Renato Scarpa a Philippe Noiret e Woody Allen. «Con loro ho condiviso momenti di lavoro ma soprattutto di vita».

 

Un’intervista in cui parla con la stessa commozione del suo ruolo di moglie e mamma. E soprattutto di sua figlia. «E’ veramente difficile – dice – riuscire a conciliare lavoro e famiglia. Ma io ho scelto di essere madre e non voglio commettere errori. Se sbagli un film prendi le critiche del pubblico. Sbagliare con lei, che è tutta la mia vita e il mio futuro, è una cosa che non mi perdonerei mai».

Videointervista realizzata dal Cas

Galleria fotografica: Il Pitt



IL PROGETTO

il progetto

DALLA REDAZIONE

dalla redazione

STORIE

storie

in città

in città

ZOOM

zoom

SPORT

sport